Risponde la Nutrizionista
Il digiuno intermittente è diventato uno dei metodi più popolari degli ultimi anni per il dimagrimento e per la gestione del peso corporeo.
Questo approccio è apprezzato non solo per la sua efficacia nella perdita di peso, ma anche per i suoi potenziali benefici metabolici e cardiovascolari.
Infatti, questa strategia alimentare può contribuire a abbassare valori come glicemia, colesterolo, trigliceridi, pressione arteriosa e acidi urici, migliorando la salute generale, specialmente in chi segue un’alimentazione non equilibrata e ridurre l’infiammazione sistemica.
Tuttavia, come per qualsiasi regime alimentare, il digiuno intermittente dovrebbe essere adottato solo sotto controllo medico, poiché non è adatto a tutti.
Ogni persona ha bisogni nutrizionali unici, e in alcuni casi questa pratica è addirittura sconsigliata.
Approfondiamo insieme in cosa consiste questa strategia nutrizionale.
Cos’è il digiuno intermittente?
Il digiuno intermittente è un regime alimentare, fortemente ipocalorico, che alterna periodi di digiuno a periodi in cui si può mangiare normalmente.
Durante le fasi di digiuno, che possono durare da 12 a 40 ore, è consentito assumere solo acqua, tè e caffè non zuccherati, insieme a bevande senza calorie.
Nei periodi in cui è possibile mangiare, si raccomanda una dieta bilanciata per evitare che il digiuno diventi inefficace.
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Come funziona il digiuno intermittente nel corpo?
Perché questo meccanismo risulta così efficace a livello metabolico?
Dopo ogni pasto, il nostro corpo utilizza il glucosio per produrre energia e immagazzina i grassi in eccesso nelle riserve di tessuto adiposo.
Durante il digiuno, in assenza di nutrienti, l’organismo è costretto a utilizzare queste riserve di grasso per produrre energia, favorendo così la perdita di peso.
Il digiuno intermittente è adatto a tutti?
Nonostante i potenziali benefici del digiuno intermittente, questa pratica non è adatta a tutti.
Ad esempio, è sconsigliata:
- alle donne in gravidanza o in allattamento;
- a chi soffre di disturbi della tiroide;
- ai diabetici di tipo 1 e tipo 2;
- alle persone con disturbi alimentari;
- a chi soffre di anemia, ipoglicemia o pressione arteriosa bassa;
- ai bambini e adolescenti in fase di sviluppo.
Anche chi pratica sport intenso dovrebbe evitare questo metodo senza un consulto medico.
Vantaggi e svantaggi del digiuno intermittente
Uno dei vantaggi del digiuno intermittente è la sua semplicità: non richiede di pesare gli alimenti, contare le calorie o pianificare più pasti.
Tuttavia, questa apparente semplicità può portare a comportamenti alimentari poco salutari, come la mancata educazione alla gestione dei nutrienti e delle porzioni. O anche alla poca attenzione nel fare la spesa, fondamentale per mantenere un’alimentazione corretta.
Questo aspetto potrebbe influenzare, negativamente, la capacità di mantenere un peso sano a lungo termine.
A questo proposito bisognerebbe, se si vuole adottare il metodo del digiuno, inserirlo in un piano di educazione alimentare e non adottarlo come unica pratica dimagrante.
Non a caso, chi lo usa per perdere peso, nel lungo termine, se lo abbandona o non lo gestisce adeguatamente, riprende peso e rialza tutti quei valori ematici che, sicuramente, con la riduzione del grasso corporeo di accumulo, potrebbe avere abbassato in maniera più o meno significativa.
Il digiuno non insegna, assolutamente, a ristabilire il senso di fame e sazietà che aiuterebbe a mantenere un equilibrio alimentare e dunque i vantaggi ottenuti.
Inoltre, grazie ad alcuni studi di biologia cellulare, si è scoperto come questo regime di digiuno intermittente riesca ad innescare un meccanismo chiamato autofagia, che permette al corpo di rimuovere e sostituire alcuni componenti danneggiati delle cellule.
Controindicazioni del digiuno intermittente
Oltre a non essere adatto a tutte le persone, il digiuno intermittente può presentare alcune controindicazioni.
Tra i sintomi più comuni ci sono:
- fame intensa;
- difficoltà a dormire;
- debolezza;
- stanchezza fisica e mentale;
- sbalzi d’umore;
- ansia e mal di testa.
Digiuno intermittente: alternativa sostenibile alle diete più comuni?
Se portato avanti con serietà e con un valido supporto medico, il digiuno intermittente può rivelarsi un valido alleato per la perdita di peso e soprattutto per il benessere generale dell’organismo.
Come in tutti i regimi alimentari, c’è bisogno sempre di una buona dose di forza di volontà, ma i benefici in termini di benessere ed energia ripagheranno ogni sforzo.
Ricorda sempre di rivolgerti ad un Medico e professionista se desideri approcciarti al digiuno intermittente, che saprà dirti se il regime alimentare è adatto a te e al tuo organismo e guidarti con attenzione in questo percorso.
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