Intolleranza al glutine: sintomi, dieta e prodotti consigliati      

Scritto da:

Dott.ssa Barbara Lapini

 

I consigli della Nutrizionista

Scopri cos’è la celiachia, come distinguerla da allergie e intolleranze, quali sono i sintomi e i consigli fondamentali per una dieta gluten free sicura.

Celiachia, intolleranza al glutine, allergia alimentare: spesso, sono termini abusati o usati in modo errato nella quotidianità, e intorno a questo argomento c’è un sacco di confusione e disinformazione.

Prima di tutto, occorre conoscere la differenza tra allergia e intolleranza.

L’intolleranza è la reazione anomala dell’organismo ad una sostanza estranea, non mediata dal sistema immunitario.

L’allergia, invece, è la reazione anomala del sistema immunitario che si esprime con la produzione di IgE; e può manifestarsi con sintomi gravi e sfociare nello shock anafilattico.

Adesso che abbiamo chiarito le differenze tra intolleranza e allergia, vediamo cos’è il glutine, cos’è la celiachia e cosa fare per convivere con questa condizione.

Cos’è il glutine e dove si trova

Il glutine è la frazione proteica composta da glutenina e gliadina presente in alcuni cereali come grano, orzo, segale, farro, spelta, triticale.

Per questo, quando pensiamo al glutine, ci vengono subito in mente alimenti contenenti farina, ovvero pasta, pane e prodotti da forno.

Ora, considerando che le farine di questi cereali vengono impiegate nella produzione di una vasta varietà di prodotti alimentari, è di fondamentale importanza leggere le etichette con gli ingredienti e accertarsi che nelle confezioni siano presenti i simboli come la spiga barrata dell’AIC (Associazione Italiana Celiachia) che attestano che quel prodotto è completamente gluten free.

Come ci si accerta di essere intolleranti al glutine?

Come per ogni intolleranza, ci si accerta del problema attraverso la diagnosi in seguito ad esami del sangue, biopsia duodenale e test genetici.

L’intolleranza al glutine non è un’allergia (come suggerisce il nome stesso) e, quindi, non è una reazione autoimmune, e non è mediata dal sistema immunitario, ma è un fenomeno di ipersensibilità.

La reazione allergica, infatti, è una reazione immunitaria mediata da anticorpi IgE i cui sintomi possono comprendere orticaria, gonfiore e difficoltà respiratorie e che si manifestano in tempi rapidi dopo l’assunzione dell’elemento allergizzante.

In questo caso la diagnosi si ottiene con prick test o rast test.

Cos’è la celiachia?

Parlando invece di celiachia, si tratta di un’enteropatia infiammatoria permanente, con tratti di auto-immunità e interessamento sistemico scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti.

Chi colpisce? Solo chi è predisposto geneticamente.

Con quali sintomi si manifesta la celiachia?

I sintomi più comuni legati all’accumulo di glutine nell’organismo dell’intollerante possono essere:

  • Gonfiore
  • Diarrea cronica
  • Crampi
  • Dolore addominale
  • Nausea
  • Vomito
  • Anemia da carenza di ferro
  • Perdita di peso
  • Osteoporosi
  • Infertilità
  • Dermatite erpetiforme (che si manifesta con eruzioni cutanee, nel bambino con difetti della crescita)
  • Irritabilità
  • Malessere generale

In ogni caso,è fondamentale consultarsi con il proprio Medico per evitare le soluzioni fai da teed avere una diagnosi corretta e una terapia adeguata.

Come si cura la celiachia?

La terapia prevista è l’eliminazione totale e permanente del glutine, sia come presenza negli ingredienti principali della nostra alimentazione, sia come contaminante in piccolissime quantità.

Per questa motivazione, è obbligatorio sia l’utilizzo di prodotti senza glutine che di stoviglie, forni e qualsiasi altro strumento per la preparazione dei pasti non contaminati da questo elemento.

Quali sono i cibi consentiti?

Posto che la dieta di eliminazione del glutine è l’unica possibile terapia, i prodotti consentiti sono, ad esempio, tutte le farine di cereali senza glutine, come:

  • Riso
  • Mais
  • Quinoa
  • Grano saraceno
  • Miglio
  • Amaranto
  • Sorgo

Ma anche alcuni legumi come i ceci o le lenticchie,così come le castagne o le patate.

Oltre a tutti quegli alimenti che non contengono glutine come carne, pesce, uova, frutta, verdura, latte e latticini, olio, burro, zucchero e miele.

Ovviamente, bisogna stare attenti ai preparati anche di carne o di latticini dove il glutine potrebbe essere uno degli ingredienti presenti.

Quali sono gli alimenti, invece, da non consumare?

Da evitare sono pane, pasta, biscotti, dolci tradizionali, birra e altri alimenti a base di cereali contenenti glutine, a meno che non siano certificati senza glutine.

Quattro consigli per evitare di incorrere a spiacevoli sorprese se si è intolleranti al glutine:

  1. Leggere sempre le etichette (occhio a salse, condimenti, prodotti con più ingredienti);
  2. Comprare solo ed esclusivamente prodotti certificati senza glutine con il simbolo della spiga barrata o con la dicitura per esteso “senza glutine” o “gluten free”;
  3. Non usare utensili o stoviglie o taglieri o elettrodomestici o contenitori dove potrebbe esserci stato un alimento con glutine per evitare la contaminazione;
  4. Cucinare separatamente dagli alimenti contenenti glutine per evitare la contaminazione.

Buone pratiche per un’alimentazione consapevole e sicura

La celiachia, l’intolleranza e l’allergia al glutine richiedono un’adeguata comprensione per riconoscere correttamente i sintomi e adottare le necessarie precauzioni.

Dalla lettura attenta delle etichette alla scelta di prodotti certificati “senza glutine” e alle misure per evitare la contaminazione, ogni aspetto contribuisce a tutelare la salute di chi non può consumare alimenti a base di glutine.

In particolare, per i celiaci, la sola terapia efficace è l’adozione di una dieta rigorosamente priva di glutine, da gestire sotto supervisione medica.

Nel caso di intolleranza, invece, dopo uno o due anni di dieta priva di glutine, si può osservare un miglioramento o addirittura la risoluzione del problema, consentendo il graduale ritorno al consumo di prodotti contenenti glutine (sempre su indicazione di uno specialista).

Seguire queste indicazioni, insieme al supporto di professionisti qualificati, assicura un percorso alimentare più sicuro e consapevole, nel rispetto delle esigenze specifiche di ciascuno.

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