Come leggere (davvero) un’etichetta alimentare

Scritto da:

Dott.ssa Barbara Lapini

 

Il parere della Nutrizionista per orientarsi tra le etichette alimentari

Scegliere il prodotto giusto può risultare complesso. Ecco perché abbiamo chiesto alla nostra Nutrizionista come leggere (davvero) un'etichetta alimentare.

Un’etichetta alimentare è quanto di più prezioso possiamo avere su un prodotto confezionato per conoscerlo, profondamente, da ogni punto di vista.

Insomma, si tratta di una vera e propria carta di identità, con informazioni sul contenuto nutrizionale e su come quello specifico alimento può essere collocato all’interno di un’alimentazione sana, equilibrata e corretta.

A partire dal 13 dicembre 2014, in Italia, è obbligatorio rispettare il Regolamento (UE) sulla fornitura di informazioni chiare e corrette attraverso l’etichetta, al fine di comunicare ai consumatori in modo chiaro le proprietà e le caratteristiche nutrizionali degli alimenti.

Etichette alimentari: quali sono le informazioni obbligatorie?

Ogni informazione deve essere scritta in modo leggibile e chiara. Inoltre, alcune informazioni devono essere riportate obbligatoriamente; altre, invece, in maniera facoltativa.

Quelle obbligatorie sono:

  • La denominazione dell’alimento;
  • L’elenco degli ingredienti, in ordine decrescente, da quello più presente a quello meno;
  • La quantità netta dell’alimento;
  • La lista degli ingredienti o coadiuvanti tecnologici che possano provocare allergie o intolleranze;
  • La quantità o la categoria degli ingredienti;
  • La data di scadenza o il termine minimo di conservazione (“consumare entro e non oltre”, indica che deve obbligatoriamente essere consumato entro quel termine indicato, mentre quando troviamo “consumare preferibilmente entro”, lascia più margine di consumare quel prodotto anche nei giorni successivi a quella data);
  • Le modalità di conservazione (ad es. “mantenere a una temperatura di”);
  • La dichiarazione nutrizionale;
  • Le istruzioni per l’uso;
  • Il nome e l’indirizzo di chi lo ha prodotto;
  • Il paese di origine o il luogo di provenienza;
  • L’eventuale contenuto di alcol e il grado alcolometrico effettivo.

E quelle facoltative?

Le informazioni facoltative, invece, non devono essere ambigue o confuse, non devono indurre il consumatore in errore, devono basarsi su dati scientifici provati e, cosa molto importante, non possono sostituire quelle obbligatorie.

Claim sull’etichette alimentari? Facciamo chiarezza

Un’attenzione particolare va riservata ai cosiddetti “claim”, cioè qualsiasi indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda una qualsivoglia proprietà nutrizionale benefica di quello specifico prodotto.

I claim, regolamentati nel 2006 dalla Comunità Europea, possono essere indicazioni nutrizionali o salutistiche.

Quando riguardano i nutrienti, troviamo indicate parole che si riferiscono all’apporto energetico e nutritivo che può essere ridotto, accresciuto o nullo, come ad esempio: “basso contenuto di zuccheri”, “senza zuccheri aggiunti”, “senza zucchero”, “elevato contenuto di fibre”, “basso contenuto di grassi”, ecc.

Quando, invece, riguardano la salute, troviamo affermazioni che possono suggerire o sottintendere la capacità di quell’ alimento o di un suo nutriente di apportare benefici, come ad esempio: “favorisce la perdita di peso”, “favorisce l’accrescimento”, “aumenta la digestione”, “riduce il rischio di …”, “la vitamina C è importante per rafforzare il sistema immunitario”, “favorisce la riduzione del colesterolo”, ecc.

In entrambi i casi, devono anche riportare indicazioni chiare relative all’importanza di seguire una dieta variata ed equilibrata e di uno stile di vita sano, oltre la quantità e le modalità di utilizzo di quel prodotto, al fine di ottenere quel determinato effetto benefico.

Ovviamente, tutte queste indicazioni devono essere autorizzate e facenti parti di un elenco di indicazioni consentite.

È di così fondamentale importanza saper leggere un’etichetta che il Ministero della Salute, per guidarci nelle nostre scelte al supermercato, ha elaboratoDieci regole d’oro” molto utili, qui sotto riportate direttamente dal sito del Ministero stesso.

Le 10 regole d’oro per leggere un’etichetta alimentare

  1. Leggi scrupolosamente le etichette sulle confezioni. Più informazioni leggi, tanto migliore sarà il tuo giudizio su quel prodotto.
  2. Ricorda, le illustrazioni riportate sulle confezioni sono puramente indicative. Hanno lo scopo principale di richiamare la tua attenzione e non sono necessariamente legate all’aspetto reale del prodotto
  3. Attenzione all’ordine degli ingredienti di un prodotto. Gli ingredienti sono indicati per ordine decrescente di quantità; il primo dell’elenco è più abbondante del secondo e così via.
  4. Consuma il prodotto entro la data di scadenza indicata in etichetta. Dopo la scadenza il prodotto può deperire rapidamente e non essere più sicuro per la tua salute
  5. Non confondere la data di scadenza di un prodotto con il termine minimo di conservazione; se trovi sull’etichetta la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro…”, il prodotto, oltre la data riportata, può aver modificato alcune caratteristiche organolettiche come il sapore e l’odore ma può essere consumato senza rischi per la salute
  6. Controlla il peso netto/sgocciolato dell’alimento. Spesso possiamo essere tratti in inganno dalle dimensioni delle confezioni
  7. Se soffri di allergie alimentari controlla sempre nell’elenco degli ingredienti la presenza di eventuali allergeni. La lista degli allergeni viene periodicamente aggiornata alla luce delle conoscenze scientifiche più recenti
  8. Mantieni sempre i prodotti refrigerati e quelli surgelati alla temperatura indicata sull’etichetta e riponili, subito dopo l’acquisto, nel frigorifero o nel congelatore. Ricorda che il freddo non uccide i batteri anche se ne rallenta o ne impedisce temporaneamente la crescita
  9. Se compri pesce in pescheria controlla i cartelli esposti. Accanto al pesce fresco si può vendere anche pesce decongelato, il venditore è tenuto ad esporre le indicazioni obbligatorie, tra cui quelle sulla provenienza
  10. A parità di qualità e prezzo preferisci gli alimenti confezionati con materiale riciclato/riciclabile; leggi bene le indicazioni sul materiale utilizzato per il confezionamento o l’imballaggio (AL alluminio, CA cartone, ACC acciaio ecc.), darai una mano alla salvaguardia dell’ambiente.

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