Risponde la Nutrizionista
Siamo il paese della pasta e, di solito, la pensiamo cotta nell’unico modo che ci pare possibile: la bollitura… ma è davvero l’unico modo?
La bollitura è il metodo più comune ma che va saputo fare a regola d’arte; per questo è importante mettere la pentola sul fuoco e aspettare che l’acqua bolla per cuocere la pasta in modo da ottenere una consistenza al dente che ne aumenti anche la digeribilità.
Per accelerare il processo di ebollizione, ridurre gli sprechi di tempo e di energia, è consigliato coprire la pentola con un coperchio.
Una volta che l’acqua ha raggiunto l’ebollizione, è possibile aggiungere il sale, preferibilmente sale grosso, nella giusta dose, basandosi o sulla quantità d’acqua utilizzata o sulla pasta.
A questo punto si aggiungerà la pasta, anche se ci sono alcuni formati di pasta, tipo il pacchero, che necessitano di una cottura più lenta per far sì che, oltre a cuocersi, possano reidratarsi.
Comunque per i tempi necessari alla giusta cottura, ci viene in aiuto la confezione dove è sempre riportata l’indicazione del tempo necessario.
Ovviamente, vale sempre la strategia dell’assaggio della pasta prima di togliere la pentola dal fuoco al fine di sondare la consistenza, oppure di tagliarne a metà un campione per vedere se “l’anima” è bianca (ovvero ancora un po’ cruda) oppure no.
Altro passaggio fondamentale: una volta scolata, evitare di passarla sotto l’acqua fredda per non renderla collosa.
Conservare da parte un po’ d’acqua di cottura per amalgamare meglio la pasta con i sughi.
Quanta acqua e sale vanno utilizzati?
L’ideale sarebbe un litro di acqua ogni 100 grammi di pasta e 10 grammi di sale grosso ogni litro di acqua o 7 grammi ogni 100 grammi di pasta.
Come si butta la pasta?
Tutta insieme contemporaneamente, al fine di ottenere una cottura uniforme.
Ora che abbiamo ripassato i capisaldi della cottura “tradizionale”, vediamo altri metodi meno conosciuti, ma altrettanto validi e salutari.
Doppia cottura
La doppia cottura della pasta è utile per preparare più piatti in tempi diversi.
Si cuoce la pasta per metà del tempo indicato nella confezione, si scola, si mette in una ciotola larga, si aggiunge olio e si fa raffreddare in abbattitore o in frigo a 0-3 °C.
Quando andremo a utilizzarla, basterà metterla nell’acqua bollente per un tempo che va dai 30 secondi al minuto massimo.
Cottura passiva, infusione e risottata
Altro metodo che permette anche una riduzione dell’utilizzo di energia, è la cottura passiva che impedisce la dispersione di amido e glutine.
Si ottiene facendo bollire l’acqua, si butta la pasta e si fa cuocere per 2-4 minuti; dopodiché si spegne il fornello, si copre la pentola fino al raggiungimento del tempo di cottura indicato nella confezione.
Un altro ancora è la cottura per infusione, si mette la pasta in acqua a temperatura per circa 2 ore, si mette a bollire la pentola e si butta la pasta che rimarrà in cottura per soli 4 minuti circa.
La cottura risottata è un altro metodo ancora, si cuoce la pasta lentamente direttamente in padella, mettendola nei sughi di condimento e aggiungendo a poco a poco l’acqua o il brodo, un po’ come per fare il risotto.
In questo caso la pasta acquisisce un sapore intenso perché ha il tempo per assorbire al massimo l’aroma del condimento, amalgamandosi alla perfezione con gli altri ingredienti.
Pentola a pressione per cuocere la pasta? Si può fare.
Per risparmiare tempo, acqua ed energia, ci viene in contro la comune pentola a pressione.
Questa cottura prevede un rapporto di impiego di acqua rispetto alla pasta di 1:2 cioè 100 grammi di pasta, 200 grammi di acqua.
Si mette tutto insieme a freddo, acqua, sale e pasta, che dovremo controllare sia interamente coperta dall’acqua, si porta subito a ebollizione e la pressione farà il resto in pochissimo tempo.
Infatti, dal momento del fischio che indicherà la fuoriuscita del vapore, si calcola la metà del tempo di cottura riportato nella confezione.
Nel caso si voglia fare una pasta al sugo, è possibile introdurre il condimento a fine cottura e chiudere il coperchio, aspettare sempre il fischio dell’uscita del vapore e contare la metà del tempo indicato nella confezione.
E il microonde?
Un altro metodo ancora è la cottura al microonde che non è ovviamente come la cottura classica, ma permette con appositi contenitori, di cuocere la pasta e poterla preparare in poco tempo.
La soluzione perfetta se si è di corsa!
Abbiamo visto che per cuocere la pasta esistono molti metodi, tutti da provare!
Ricorda che la cosa importante, per avere un piatto di pasta sano e gustoso, non è tanto la cottura quanto la qualità della pasta, che deve essere fatta con semola di grano duro e trafilata al bronzo. Come la nostra Pasta Toscana!
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