Risponde la Nutrizionista
La pasta all’uovo è un elemento fondamentale della cucina italiana, che ci porta con la mente a ricordi di giorni di festa o di occasioni speciali in compagnia di nonne indaffarate, intente a preparare la sfoglia.
La sua preparazione è apparentemente semplice, così come gli ingredienti necessari: farina di grano e uova di gallina. A voler essere più precisi, è necessario 1 uovo di gallina ogni 100 grammi di farina di grano.
Il risultato di questo connubio?
Una magia gustosa, realizzabile in pochi passaggi e brevissimo tempo.
Caratteristiche nutrizionali della pasta all’uovo
La pasta all’uovo, secca o fresca che sia, ha come principali nutrienti i carboidrati o zuccheri complessi della farina di grano, che apportano energia e conferiscono buon umore e sazietà.
Non solo carboidrati, però: la pasta all’uovo contiene anche proteine, utili per costruire la catena proteica che tanto serve per il ricambio e la costruzione del nostro organismo.
Le proteine della pasta all’uovo possono essere:
- di origine vegetale (quelle provenienti dal grano), di medio valore biologico, cioè non complete di tutti gli aminoacidi essenziali;
- di origine animale (provenienti dalle uova di gallina), complete di tutti gli aminoacidi essenziali utili nella loro completezza e varietà.
Altri elementi protagonisti nella composizione nutrizionale di questa tipologia di pasta sono le fibre fondamentali per la regolarizzazione dell’intestino e per il senso di sazietà, e per l’apporto di vitamine (come la A) e sali minerali, (come il ferro).
Da non trascurare, però, l’elevato apporto di colesterolo della pasta all’uovo, per cui occorre fare attenzione a non consumarla troppo spesso.
Il colesterolo è un composto organico di fondamentale importanza dato i ruoli che svolge, come ad esempio essere il precursore della Vitamina D, degli ormoni steroidei femminili e maschili, dei Sali biliari.
Viene sia introdotto con l’alimentazione (30%), che prodotto dal nostro stesso organismo (70%), più precisamente dal fegato, dalle ghiandole sessuali e dal surrene.
Un elevato valore di colesterolo, però, può diventare un serio problema per la nostra salute.
In alcuni casi, infatti, nonostante un’alimentazione corretta ed equilibrata, ci si può trovare con valori alterati dovuti a una produzione endogena squilibrata (ipercolesterolemia familiare).
Il colesterolo in eccesso, poi, tende ad accumularsi sull’endotelio delle arterie formando degli aggregati che poi danno origine alle placche (ateromi) responsabili della tristemente conosciuta aterosclerosi, con conseguente perdita di elasticità delle arterie che possono causare ictus, se il danno è localizzato nel cervello, o infarti se il danno si localizza nel cuore.
Apporto energetico della pasta all’uovo
Abbiamo visto le proprietà nutrizionali della pasta all’uovo, ma qual è il suo apporto energetico?
Innanzitutto, va ricordato che c’è una differenza importante fra la pasta all’uovo fresca e la pasta all’uovo secca: la pasta fresca apporta circa 270 Kilocalorie; quella secca, invece, 366.
Tale differenza è dovuta alla maggior quantità di acqua contenuta nella pasta fresca, che ne riduce la densità calorica.
Ci sono poi le paste fresche o secche ripiene che apportano calorie diverse a seconda della tipologia.
In genere, la pasta fresca ripiena apporta circa 270 Kilocalorie, mentre quella secca circa 350.
Con la cottura, inoltre, il peso di queste paste aumenta a causa dell’assorbimento dell’acqua, riducendo la densità calorica.
Più una pasta assorbe acqua e più ridurrà il suo contenuto in Kilocalorie.
Ma quindi, la pasta all’uovo fa ingrassare?
La pasta all’uovo fa ingrassare?
Di solito, si collega erroneamente alla pasta all’uovo una maggiore capacità di fare aumentare di peso.
Questa falsa credenza è sicuramente dovuta più ai condimenti che le vengono abbinati, piuttosto che alla sua capacità di apportare energia che, come abbiamo visto, risulta più o meno simile alla pasta senza uova.
Un consiglio per mantenerci in buona salute è quello di scegliere pasta all’uovo di qualità, meglio se fatta con ingredienti biologici e a km zero, e di consumarla con la giusta frequenza e in quantità adeguate.
Un trucco per usarla in famiglia, pesando la propria porzione e senza mettere troppe pentole al fuoco, è questo schema di resa del peso dopo la cottura.
Variazioni in peso degli alimenti con la cottura
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