La pasta gonfia la pancia: verità o mito?

Scritto da:

Dott.ssa Barbara Lapini

 

Risponde la Nutrizionista

La pasta può causare gonfiore, ma con le giuste accortezze è possibile evitarlo. Scopri come scegliere e preparare la pasta per non avere problemi di digestione.

La pasta è uno degli alimenti più spesso accusato di far gonfiare la pancia dopo averla mangiata.

Questa affermazione in parte è vera, ma solo se non vengono rispettate certe accortezze di cui parleremo in questo articolo.

Perché la pasta può farti gonfiare?

Partiamo scoprendo perché la pasta può causare gonfiore addominale.

La pasta è un alimento costituito principalmente da carboidrati complessi, in particolare l’amido, che durante la digestione vengono scomposti in zuccheri semplici per poter essere assorbiti dall’intestino.

Tuttavia, se un’eccessiva quantità di questi carboidrati raggiunge il colon senza essere completamente digerita, la flora batterica intestinale li fermenta, producendo gas.

È proprio questa fermentazione a provocare il fastidioso gonfiore che molte persone sperimentano dopo aver mangiato pasta.

Scelte alimentari per ridurre il gonfiore

Per ridurre questo gonfiore, quindi, è consigliabile scegliere alimenti come la pasta di semola di grano duro, preferibilmente integrale, ricca di carboidrati complessi.

Questo tipo di pasta è da evitare solo per chi è intollerante al glutine, come nel caso dei celiaci.

Per migliorare la sua digeribilità, è importante anche accompagnare la pasta con abbondanti verdure di stagione, ancora meglio se a chilometro zero, e bere molta acqua.

Queste abitudini aiutano a favorire la formazione di feci voluminose e morbide, riducendo così la sensazione di gonfiore, che a volte può essere molto fastidiosa.

L’importanza delle fibre e come introdurle gradualmente

Per chi non è abituato a una dieta ricca di fibre, è importante introdurle gradualmente per permettere all’organismo di adattarsi e tollerarle meglio.

È utile ricordare che la quantità giornaliera raccomandata di fibre è di almeno 25-30 grammi, un obiettivo difficile da raggiungere a causa dell’elevato livello di raffinazione dei cibi che consumiamo abitualmente.

Infatti, la media di consumo di fibre tra la popolazione italiana è attualmente stimata intorno ai soli 17 grammi al giorno, davvero pochissimi.

Cottura e condimenti: i segreti per una pasta leggera e gustosa

Un altro aspetto cruciale per integrare correttamente la pasta e i cereali nella nostra dieta quotidiana è la loro preparazione.

La cottura della pasta è fondamentale: non deve essere né troppo cotta né troppo al dente, ed è utile seguire i tempi di cottura indicati sulle confezioni.

Anche il condimento gioca un ruolo centrale nella digestione: più è semplice, meglio è. I condimenti per i piatti di pasta e cereali dovrebbero essere, infatti, poco elaborati, con cotture brevi e composti da pochi ingredienti.

È preferibile evitare combinazioni complesse, come carne o pesce insieme a formaggi e uova, ad eccezione di un cucchiaio di Grana, meglio se stagionato oltre 30 mesi.

Per quanto riguarda i grassi, l’olio extra vergine di oliva è il più indicato e andrebbe aggiunto preferibilmente a crudo o comunque non sottoposto a cottura prolungata.

È, invece, sconsigliato usare l’olio extra vergine per preparare condimenti fritti, soffritti o cotture lunghe, salvo rare eccezioni.

Infine, è importante prestare attenzione alla tollerabilità di ingredienti come aglio, cipolla, melanzane, peperoni, pancetta e uova, che possono risultare difficili da digerire per alcune persone e contribuiscono ad aumentare la sensazione di pesantezza.

Masticare lentamente è il primo passo per una buona digestione

Anche la masticazione è un aspetto importante della digestione, poiché il processo digestivo inizia proprio in bocca.

Masticare lentamente e a lungo, mantenendo la bocca chiusa, è utile non solo per evitare l’ingestione di aria che può causare gonfiore, ma anche per migliorare la digestione a livello gastrico e intestinale.

Inoltre, una masticazione adeguata contribuisce a incrementare il senso di sazietà, facilitando così una digestione più efficace dei cibi che consumiamo.

Quantità e qualità possono fare la differenza

L’ultima accortezza da dover prendere quando si parla di pasta e gonfiore, riguarda la quantità e la qualità della pasta.

È importante non esagerare con le quantità: anche seguendo tutte le indicazioni precedenti, porzioni eccessive possono comunque causare problemi di digestione.

È fondamentale scegliere pasta di qualità, sia per quanto riguarda il processo produttivo, sia per la composizione, preferendo quella fatta con semola di grano duro italiano.

Rinunciare alla pasta non è mai la soluzione

Se soffri di gonfiore addominale, in particolare dopo aver mangiato la pasta, sappi che eliminarla dalla tua alimentazione non risolverà il problema.

È importante capire cosa può causare questo fastidio, iniziando con i piccoli accorgimenti che ti abbiamo illustrato sopra, e cambiando tipologia o condimento di pasta, fino a che non troverai l’alimentazione migliore per te.

Se poi desideri seguire un piano alimentare più specifico per risolvere il problema, ricordati di affidarti ad un professionista e evitare diete fai-da-te pericolose che potrebbero aggravare il problema.

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